domenica 19 aprile 2015

La Grande Fiera del Lenzuolo Magico di Lirey del 1354.

Lirey è una piccola e ridente comunità nel nord della Francia, ridente come tutte le piccole comunità amano definirsi sui post a pagamento di TripAdvisor. 
Chi si avvicina allo studio della storia delle Grandi Fiere Medievali Francesi, non può non sentire parlare, prima o poi, della famosa Lirey. Ecco la storia della Grande Fiera del Lenzuolo Magico di Lirey del 1354.

Negli anni dai ’20 ai ’70 del Trecento, TripAdvisor veniva pubblicato ogni due anni, in pergamena rilegata con copertina in brossura, 2850 pagine per 25 kg. L’assessore al turismo di Lirey aveva un cugino monaco amanuense, quindi oltre che ridente, Lirey era anche pittoresca, affascinante, radiosa, o semplicemente figa, se l’amanuense quell’anno soffriva di tunnel carpale.

Il 20 giugno 1353, il sig.Goffredo Diciarnì, ragioniere presso il comune di Lirey, aveva appena terminato una pesantissima giornata di lavoro. Quel giorno, così come tutti i giorni dell’ultima settimana, era stato dedicato alla revisione dei conti del comune. 
Il sig.Goffredo lavorava presso l’ufficio acquisti, la revisione lo toccava quindi, e molto da vicino (a differenza di sua moglie), in quanto responsabile della registrazione delle fatture e dei pagamenti ai fornitori.

Le ultime elezioni avevano portato un inaspettato ribaltone, la nuova giunta aveva quindi dato il via ad una attenta revisione dei conti del comune, in rosso come non mai, e Goffredo era stato incaricato di cercare una possibile falla nei registri del suo ufficio. (N.d.r.: alla fine della vicenda si scoprì poi che i conti erano in rosso soprattutto a causa dell'utilizzo di inchiostro con alta percentuale di tannino.)

Questi pensieri offuscavano la mente di Goffredo, mentre camminava verso casa. 
Sapeva cosa stava per succedere, e non aveva modo di impedirlo. Sarebbero arrivati a lui, prima o poi. La sua parentela con il sindaco, anche se lontana, era risaputa. Come sua moglie avesse ottenuto il permesso di aprire l’ennesimo Bed&Breakfast in città, anche quello era storia nota. 
Ma che la mensa del comune venisse regolarmente rifornita di conserve biologiche prodotte con i frutti dell’orto di MadamaGiovanna Diciarnì, acquistate al quadruplo del reale valore commerciale, questo lo sapeva solo Goffredo. (N.d.r.: Avesse saputo del tannino, quante cose non sarebbero accadute.)

“Ma presto lo sapranno tutti” piagnucolava tra sé il povero Goffredo “perderò il lavoro, la casa… mia moglie, beh, quella possono anche tenersela...”.

Arrivato a casa, tentò di affogare i sui dispiaceri nella doccia. Ma sua moglie si rifiutò di entrare con lui, e Goffredo dovette limitarsi a lavarsi e a prepararsi per la cena.


“Che si mangia di buono?”.

“Maccheroni di farro gratinati in crosta di seitan, polpette di ceci e tiramisù con ricotta di tofu!” trillò querula MadamaGiovanna.

“Non ho fame, vado a letto a leggere un po’…”.

“Stai ancora leggendo Il Trono di Spade?”.

“Sì, è incredibile come questi autori futuri avessero tratto ispirazione da un medioevo così falsato, siamo molto più civili e soprattutto avanzati di come ci descriveranno…”.

“Meno male che gli uomini di ghiaccio sono un’invenzione.”.

“L’idea è partita dai tuoi piedi, credo…”.

“Cosa?”.
“No, dicevo, non stare troppo in piedi, tesoro… “.

“Devo finire di preparare le conserve per domani, tu vai pure a letto, solo evita di mangiare mentre leggi, non mi piace dormire tra le briciole!”.


Goffredo si ritirò dunque in camera, sdraiato sotto il piumone, il libro in mano e 12 pacchetti di cracker salati in superficie appoggiati al comodino.
Tempo che Tywin Lannister morisse trafitto dal colpo di suo figlio Ty (***Spoiler Alert***, troppo tardi, Concetta...)
Goffredo finì i cracker e si addormentò. 

La notte fu lunga e nera. Costellata di mille incubi e mille risvegli. Gocce di freddo sudore imperlavano la sua fronte. Sudore molto acido, a causa dei 12 pacchetti di cracker salati in superficie.
Nonostante l’incoscienza del sonno, la paura lo immobilizzava.
La mattina non fu un risveglio, ma liberazione. La notte, oltre che dolore, aveva finalmente portato consiglio.
Si alzò, si vestì e si diresse verso l’abitazione del nuovo sindaco di Lirey, con un’ottima idea in tasca. 

Nel frattempo sua moglie, MadamaGiovanna, che era rimasta sveglia fino a tardi per aggiornare il suo blog di cucina “LeMieConserve", si alzò dal divano dove aveva finito per addormentarsi la sera prima. 
Andò in camera, per scoprire che suo marito era già uscito, senza rifare il letto.

“Eccolo lì, il cretino, che si copre col piumone a giugno, suda come un maiale e mi lascia delle macchie sul lenzuolo che manco... e queste? Ma che cazzo, di nuovo i cracker a letto si è mangiato… Dove glieli ficcherei quei cracker!!”.

MadamaGiovanna disfece il letto, spalancò le imposte e si affacciò al balcone per sbattere il lenzuolo, intriso di sudore, non curandosi affatto delle briciole di cracker che caddero sul balcone di quelli del piano di sotto. 
Ma se ne sarebbe pentita all’assemblea condominiale.
Oh, se se ne sarebbe pentita. 
Se se ne fosse. 
No, guarda bene il senso della frase, vabbè che a quest’ora siamo tutti stanchi, ma ci va il condizionale.

Goffredo passò la mattina a casa del sindaco, a discutere di un progetto per rimpinguare le casse del comune. (N.d.A.: Ah! Lo sapevo che prima o poi avrei infilato la parola "rimpinguare" da qualche parte.)

Avrebbero organizzato una fiera, una grande esposizione. Di che cosa, di preciso, ancora non lo aveva pensato. Ma il punto focale, per l’amministrazione comunale, non sarebbe stata l’esposizione. Loro avrebbero fatto un passo indietro, avrebbero fornito solo “assistenza” e “strutture” per i visitatori.

“Li facciamo arrivare qui con una scusa, che chiameremo per comodità “L’OggettoMisterioso". 
Chiudiamo le strade al traffico e li costringiamo a parcheggiare i carretti turistici nelle aree di sosta comunali, che renderemo a pagamento. 
Li convinceremo con il giusto marketing, e con le giuste inserzioni pubblicitarie su TripAdvisor, a comprare un sacco di Merchandise Brandizzato de “L’OggettoMisterioso”.
Ovviamente i venditori di ricordini de “L’OggettoMisterioso” pagheranno per l’occupazione del suolo pubblico. E i visitatori potranno anche versare contributi volontari per permettere future nuove esposizioni, nonché la conservazione a regola d'arte de "L'OggettoMisterioso"”. 
Ammiccamenti, sorrisi sotto i baffi e virgolette con le dita costellarono il dialogo.

“Resta solo un punto da chiarire, cosa potrebbe mai essere questo "OggettoMisterioso"?”.

“Non so… ci penserò stasera a casa...”.

La sera del 21 giugno 1353, Goffredo Diciernì torno a casa molto più soddisfatto e sereno della sera precedente. 
Il sindaco aveva accolto con entusiasmo il suo progetto sulla fiera e lo aveva incaricato di occuparsi della stesura del progetto. Ovviamente i controlli sui registri dei fornitori erano stati sospesi a tempo indeterminato.

L’unico neo della giornata fu ovviamente MadamaGiovanna, che passò l’intera serata a lamentarsi a voce alta delle lenzuola irrimediabilmente macchiate da Goffredo. A voce talmente alta che i vicini di casa come al solito pensarono “Finiranno mai le pene di quel povero cristo?”.


“Adesso lo trovi tu un modo di smacchiare il lenzuolo! Sono stufa, stufa e stufa… Non ho firmato un contratto in esclusiva sui lavori domestici, ho una mia attività e voglio farla crescere…”.

“Per il Bed&Breakfast non preoccuparti tesoro, tra un po’ Lirey accoglierà tanti di quei visitatori che dovremo tirare su un altro piano. Per il lenzuolo senti, facciamo così, diamogli fuoco e non se ne parli più!!”.

MadamaGiovanna gli sorrise e...



Le cronache dell’epoca, a causa del riacutizzarsi dell’infiammazione al tunnel carpale dell’amanuense, diventano a questo punto imprecise. Nessuno seppe mai quali avvenimenti successivi condussero alla Grande Fiera del Lenzuolo Magico di Lirey del 1354.

Ma è più che evidente che quanto narrato contiene già il seme di tutti gli elementi che un giorno faranno sbocciare il fiore della leggenda. Una delle più grandi leggende della storia. 

La leggenda di Goffredo, che alla fine riuscì a farsela dare dalla moglie.



Nessun commento:

Posta un commento