lunedì 28 dicembre 2015

Natale dai miei

"Il Parsifal è quel genere di opera che inizia alle 6 di sera. Dopo circa tre ore guardi l'orologio e scopri che sono le 6 e 20."
David Randolph


Prima di addentrarmi nella solita sconclusionata narrazione di come filano le mie toste giornate, vorrei annunciare al mondo, o anche solo ai cinque fortunelli che hanno letto il precedente post, che il karma funziona. Avete presente mia cognata (sì, quella dei peperoni, la stessa che non mi ha fatto vedere lo speciale natalizio del Dr.Who)?

Oggi pomeriggio ha accompagnato figlia (sua) e figlia (mia) a vedere Masha&Orso, mentre io sono rimasta a casa a guardarmi Hot Fuzz, il secondo film della Trilogia del Cornetto.

(Povera Carmela, dopo che si è beccata 60 minuti di Masha&Orso, ha esternato le seguenti parole "il film è iniziato alle 16:40, dopo un bel po' credevo stesse per finire, guardo l'ora, erano le 17:05" per poi accasciarsi sul divano. Dal quale è stata prontamente richiamata all'ordine da sua figlia che voleva giocare con le perline Pyssla dell'ikea, mentre io ero in camera mia a far finta di stirare lentissimamente per finire di guardarmi quell'immensa figata che è Hot Fuzz.)

***

Il 25 dicembre lo abbiamo passato a casa dei nonni materni.

Prima di pranzo ci siamo scambiati i regali.

...Un mese prima... (dlin dlin dlin)

- Quest’anno solo cose utili per la scuola, come penne, colori, gomme, e altre cose necessarie come pigiami e calze.

- Brava mamma, tanto lo vedi che i loro giochi preferiti sono sul tablet… 

- Gli ho preso solo un giocattolo a testa, solo uno, piccolo.

...25 dicembre... (dlin dlin dlim)

- Ciao, ciao a tutti, Auguri!!! Tiriamo su le serrande in cameretta? Non si vede niente... Oscurata? In che senso la finestra è oscurata, che c'è davanti? Attenti a quella pila traballante di pacchetti!!! 
Mamma!! Che è sta roba? 
Ok, scartate e dite grazie ai nonni, guarda quante penne e colori, Ilaria dove sei? Esci da quel mucchio di carta. Chi è quella bimba che tieni per mano? Oh, giusto è Masha, di Masha&Orso, a grandezza naturale. Sì Davide, che c’è? Vuoi che ti aiuti a montare il tuo Indominus Rex SCALA 1:1? Chiediamo a papà. Fra che stai leggendo? Le istruzioni della serra per coltivazioni biologiche di Sara. Per costruirla o per compilare l'F24 e pagarci sopra l'IMU seconda casa? 
Virgi (N.d.A.: Mia sorella.) tu che sei una persona adulta e seria... hai portato il lego del Dr.Who così lo montiamo, ok, ok, ma non capisco cosa dici, smettila di piagnucolare solo perchè mamma ti batte sempre a qualsiasi gioco le installi sul tablet…

Tutti a tavola!! 

Mia mamma aveva preparato il merluzzo, i peperoni con le acciughe, la polenta, i peperoni senza le acciughe, le acciughe al verde, l’insalata di mare con i peperoni crudiEEccheccazzo!!! 
Vabbè, meno male che c’è la macedonia.
Cos’è quella roba gialla? 
Pesche e peperoni.

N.d.A.: Famiglia, non capisco come ho fatto ad uscirne sana.

U.N.d.A: Poi mia sorella mica me l'ha regalata la felpa con la renna, uffa.



sabato 26 dicembre 2015

A Christmas Carmen... Ehm Carol, volevo dire "A Christmas Carol".

24 dicembre 2015 

Prologo

La giornata non era incominciata (per me) sotto i migliori auspici. Alle nove ero già al lavoro. Per fortuna faccio solo un part-time quindi, dopo aver ricevuto nelle quattro ore di turno i miei quattro/cinque "vaffanculo" di spettanza, me ne sono tornata a casa a fare pranzo. Pranzetto leggero in vista della cena serale, che prevedeva il seguente menù:

Antipasti: Carpaccio di polipo & tramezzini di salmone;
Primo: Spaghetti al nero di seppia;
Secondo: Gamberoni al forno.

(N.d.A.: Fate attenzione al menù, perchè ben presto mia cognata, che dopo questa serata ho una mezza idea di rinominare "il grinch", sentirà la necessità di preparare un terzo antipasto, spacciandolo per un contorno vegetale.)

Svolgimento

Finalmente, dopo tanto lavoro* (*licenza poetica), ci prepariamo a festeggiare una modesta e spirituale "vigilia di natale a casa dei nostri cognati”.

Mia cognata Carmela (i nomi sono di fantasia, per proteggere gli innocenti) è sposata da tempo immemore con mio cognato (buffo, eh?) Bruno, hanno due figli (cugini dei nostri figli, altra incredibile coincidenza) e sono le persone che frequentiamo di più, con reciproca soddisfazione, almeno, fino a quando mia cognata non decide che vuole a tutti i costi cucinare i peperoni... 
Ma torniamo un attimo all'enumerazione dei cognati.

Quest’anno c’era una notevole varietà di cognati alla cena natalizia. C’erano i miei tre cognati, due dei quali sono sposati tra di loro, poi c’era un cognato di mio marito, una cognata di mia cognata, una cognata dei miei tre cognati (che sono io), un cognato di mio cognato (che è mio marito) e una cognata della cognata di mio cognato (sua sorella). In totale eravamo 6 cognati e 5 nipoti di zii misti tra "di sangue" e acquisiti.

Ah, la famiglia riunita, l’atmosfera natalizia, i cuginetti che giocano tra di loro (possibilmente lontano dalle mie orecchie) e intanto aspettano l’arrivo di Babbo Natale, e noi genitori felici che pregustiamo la loro gioia, quando arriverà il momento di scartare i pacchetti e giocare finalmente con i miei loro giochi. 

E insomma, non erano neanche le 17 e avevo già raggiunto uno spirito di romantico lirismo veramente elevato, quando mia cognata decide che è venuto il momento giusto per arrostire 12 kg di peperoni, al grido di "ma sì che qualche verdura ci sta sempre bene". Vabbè. Tanto puzzare di peperoni per me ormai è quasi un dovere. Laverò l'unica giacca che possiedo e, in attesa che si asciughi, uscirò senza, e finirò per morire di tisi in una soffitta di Parigi, ma se mia cognata è contenta così, chi sono io per lamentarmi della mia gelida manina?

Meno male che mio cognato è sempre pronto a riportare la spiritualità tra di noi. 
Quando le nostre futili chiacchiere disperdono i pensieri aulici, trascinandoli a terra nelle basse frivolezze del mondo moderno, eccolo balzare su da sotto il tavolo allungabile, un cacciavite in una mano, due ripiani nell’altra (tipo Mosè sul Sinai, ma senza barba), pronto a richiamare noi tutti alla presenza del signore, con alte invocazioni del suo nome e di tutta la sua gloria, nelle manifestazioni faunistiche più naturali (canidi e suini, principalmente). 
Dopo un po’ ha smesso di richiamare il signore e gesticolare furiosamente, quindi abbiamo capito che il tavolo era pronto per essere apparecchiato.

E poi tutti insieme per la foto di rito, ad immortalare il prezioso momento, dietro il tavolo, apparecchiato con la bella tovaglia delle grandi occasioni, in filigrana di cellulosa rossa, i calici splendenti in polietilentereftalato di Boemia, il presepe sulla credenza liberty svedese, un cacciavite sull’albero di natale… un cacciavite? Ok, lasciamo perdere e sediamoci. 

Tutti seduti alle 21:15 e cosa fa mia cognata (sì, la stessa dei peperoni)? Eh?!? 
Mi informa, con la più serena delle espressioni, che in quella landa desolata la visione di Rai4 non è disponibile, quindi niente episodio speciale natalizio del Dr.Who. 
...
Cosa?
Niente. Episodio. Speciale. Natalizio. Del. DoctroWho.
...
...
AAAaaaarrrgggghhhh. 

Meno male che sono un’adulta e riesco ad affrontare le delusioni con maturità. Ho ricacciato indietro le lacrime, mi sono soffiata il naso nel tovagliolo di carta e mi sono lanciata alla carica verso il vassoio di carpaccio di polipo. (N.d.A.: Non prima di aver preso un paio di note mentali per il prossimo post del blog, cioè questo. Che poi a ben pensarci, la soluzione è molto più semplice. Ecco il piano: Ossessionare i miei figli con il Dr.Who - fatto -, così loro ossessioneranno i cugini - in corso d'opera -, che di conseguenza ossessioneranno la loro madre, la di me cognata, e il prossimo anno siamo a posto. Un altro piano che metterò presto in atto è quello di ossessionare sua figlia con le perline pyssla dell'ikea, perchè mia nipote accumula lavoretti artistici, ma non ne accumula abbastanza visto che la mamma ancora riesce a ritagliarsi del tempo per arrostire peperoni, invece di passare le giornate ad archiviare lavoretti artistici.)

Gli antipasti sono stati spazzolati con rapidità e voracità e, per dovere di cronaca, devo ammettere che i bambini hanno mangiato anche i peperoni. Tutti hanno mangiato tutto, tranne Ilaria, che ha mangiato solo pane e poca pasta in bianco, ma non essendoci nonni da terrorizzare o gettare nel panico, non è successo nulla di grave.

Il primo, spaghetti al nero di seppia con pezzi di seppia, era ottimo, anche se, da alcune espressioni dell’arco sopracciliare di Davide, congiunte a strani mugugni e arrotondamenti della guancia, insieme alla sua affermazione “urgh, mi sembra di mangiare petrolio” condita di lacrime colanti da occhi supplichevoli, mi hanno portato a supporre che lui non li abbia graditi più di tanto, e gli abbiamo consentito di abbandonare la tavola.

Dopo il primo, i bambini si sono sparpagliati tra cameretta e corridoio per dedicarsi alle loro attività preferite, e cioè urlare e sudare copiosamente, senza nessuno scopo in particolare, se non eventualmente quello di ammalarsi non appena decideremo di organizzare qualcosa di particolare o semplicemente quando sarà ora di tornare a scuola. 

Noi adulti siamo rimasti a tavola a chiacchierare, in attesa che i gamberoni in forno terminassero di arrostirsi. 
Beh, più che “rimasti a tavola” sarebbe più corretto dire “siamo rimasti seduti ad annaspare semi-immobili, cercando di favorire il processo di irrorazione di plasma possibilmente ossigenato nelle coronarie”. 
Giunti a tavola i gamberoni, ci siamo serviti con il badile.

In particolare, oltre ai gamberoni, speravo di lasciare almeno una coronaria disostruita per l’assunzione finale del tiramisù portato da mio cognato, quello più giovane, ma fatto dalla mia nuova cognata (assente alla cena per visita ad altri cognati, se non sbaglio). (N.d.A.: Sarebbe veramente buffo se questo mio cognato finisse per sposare questa nuova cognata, voglio dire, altri due cognati sposati fra di loro...)

Dopo i gamberoni, ma prima del dolce, ecco arrivare Babbo Natale!! Se fino all’anno scorso potevamo contare ancora 4 credenti su 5, quest’anno abbiamo perso Sara, e anche Davide credo stia per abbandonare le mitologiche lande mentali finniche abitate dal panzuto addestratore di renne. Pazienza.

Scartamento doni e via a montare lego, per poi trangugiare ancora un paio di porzioni di tiramisù e un caffè, ed infine, stanchi e puzzolenti di peperoni, finalmente tornare a casa.

Epilogo

Diario del Capitano, data astrale 25 dicembre 2015, ore 2:35 circa.

Sto infilando il piumino di Ilaria in un copripiumino di Frozen. 

Alle 2 e 35, di notte. 

- E il cuscino??
- Sì, c'è anche il cuscino amore mio...
- Domani andiamo da nonna Piera?
- Certo.
- Facciamo pranzo lì?
- Sì.
- La nonna ha detto che faceva i peperoni...
- Ohmmmerda*!


* vedi foto

(...To Be Continued...)




lunedì 7 dicembre 2015

UansAponATaim S01 E16

Stagione 01 Episodio 16


L’episodio 16 è di una penosità imbarazzante.

Nel BoscoInfrattato, Biancaneve ha bevuto una pozione per dimenticare il Principe Gnocco (che nel frattempo però aveva rinunciato al matrimonio organizzato ed era fuggito per ricongiungersi con lei). 
La pozione le fa dimenticare non solo il principe, ma l’amore in generale. Diventa quindi una nevrotica e scorbutica e acida e... ehi! bel personaggio! mi piace...

I nani, stanchi di essere serviti e riveriti da una brontolona incazzusa, la mandano affangiro, a trovare Tremotino. Lei vorrebbe un’arma per uccidere Reggina, che identifica come causa prima delle sue sciagure, lui le consegna un arco magico e una freccia che “colpirà ciò di cui tu hai bisogno”.
Poco avvezza alle perifrasi, prende l’arco e parte.

La freccia, una volta scoccata, non colpirà Reggina ma Gnocco, che subito non la prende bene (l’intera faccenda, oltre che la freccia).

- Ma sei cretina?
- Come osi apostrofarmi così?
- Era una domanda retorica!
- Uhm, beh… anche la mia! (*tiè)
- Mi sembri decisamente poco avvezza alle perifrasi.
- Io sono la gomma tu la colla...
- Ohssignore.
- Dai chiedimene un'altra!
- Ok, questa è facile, una musica profumata, cos’è?
- Una sinestesia! (*a ri-tiè)
- Vabbè va, mi hai tirato una freccia, fa un male cane, sai?
- Un eufemismo?
- Ma vaffanculo va…
- Questa è una sospensione!

Grazie al cielo, Gnocco viene catturato immediatamente dopo aver restituito la memoria a Biancaneve, dagli armigeri del re, suo padre.

A Storybrook, Emma arresta MaryMargareth, per la questione “cuore umano dentro un cofanetto rinvenuto presso il fiume” esposta nella puntata precedente. Non sentendosela di arrestarla per omicidio, Emma la incarcera per apposizione non conforme di impronte digitali su un cofanetto rinvenuto in riva al fiume contenente un cuore umano esposto in una puntata precedente.

Insomma, la moscerìa pura, quando all’improvviso PASSA ROMBANDO SU UNA MOTO UNO SCONOSCIUTO CHE FINALMENTE no, niente, se ne va. 
Vabbè, ciao Pinocchio, alla prossima!!



… To Be Continued …

venerdì 27 novembre 2015

UansAponATaim S01 E15

Stagione 01 Episodio 15


L’episodio 15 si intitola “Mani rosso sangue” ed è completamente incentrato sulle mie abilità nel maneggiare oggetti affilati quando cucino.

Un lettore attento potrebbe domandarsi “in quali altre occasioni maneggi oggetti affilati”? Beh, per esempio, spesso sfoglio dei libri e mi taglio con i bordi delle pagine.

(N.d.A.: Poi mi preoccupo mostruosamente perchè molti dei miei libri arrivano da un mercatino dell’usato, sono quindi un po’ vecchi e vagamente sporchi di polverume, ma non propriamente impolverati, le pagine sono giallastre perchè la polvere l’hanno fatta propria, inglobandola intrinsecamente.)

Dove eravamo? Da nessuna parte, come sempre.

Ruby (CappuccettoRosso), in seguito ad un litigio con la nonna, si licenzia dal ristorante e decide di offrirsi come aiuto allo sceriffo, Emma, che sta indagando sulla scomparsa della moglie di David. Nel frattempo anche David si perde.

Tornando un attimo nel BoscoInfrattato, vediamo Cappuccetto e la nonna che vivono insieme ma sono in contrasto perchè la nonna non la lascia uscire di sera, causa pericoloso lupo notturno. Cappuccetto sospetta che il lupo sia Peter, il suo fidanzato. Decidono di scappare insieme ma, per sicurezza, la notte Peter si fa legare ad un albero per non uccidere Cappuccetto. Così lei lo sbrana e al risveglio si rende conto di essere lei il lupo. Contrita e pentita torna a casa dalla nonna, che sapeva tutto ma non glielo aveva mai detto, e la sbrana. 
No, scherzo.

A Storybrook, Ruby non ricorda il passato, ma ha conservato inconsciamente l’istinto e il fiuto del lupo, e li utilizza per ritrovare David, che si era perso nel bosco.

Tipo quando ti alzi dalla scrivania e vai in cucina, armato di una certa determinazione, e poi ti blocchi appena varcata la soglia, totalmente immemore di cosa ti eri alzato a fare. 
Alcuni dicono che sia un modo di dio per burlarsi di noi, altri la ritengono una falla del matrix, ma il vero motivo è questo (attenzione): una volta su un milione, nel tuo frigorifero potrebbe trovarsi un uomo vestito di rosa in grado di spiegarti il senso della vita (e anche a convincerti a donare il tuo fegato). 

Inconsciamente siamo consci di ciò, per questo andiamo in cucina convinti, ma nel frigo non troviamo Eric Idle, e il pessimismo cosmico si abbatte su di noi come un cartone del latte appoggiato male.

Oltre a David, nel bosco viene ritrovato anche un cofanetto, contenente un cuore umano, che il dna rivelerà essere della moglie di David (scrivo sempre moglie di David perchè mi sfugge il nome, dopo controllo) e recante le impronte digitali di MaryMargareth, che viene arrestata con l'accusa di furto di cuore con effrazione.

Alla fine della puntata, Ruby capisce che non è allontanandosi dalla nonna che otterrà quello che vuole. Quindi torna al ristorante e la sbrana. No, scherzo.

... To Be Continued ...

* Impara ad avere fiducia in te stesso. È fondamentale... Ricordati, Van Gogh ha venduto solo 2 quadri mentre era ancora vivo. Io personalmente anche meno.

*Bastoni e pietre potranno rompermi le ossa, ma le parole... mi faranno sedere in un angolino a piangere da solo per ore.





mercoledì 18 novembre 2015

L'argomento è molto generico, più che altro volevo provare le sottolineature, i colori, i caratteri, etc...

"Le incomprensioni sono così strane 

sarebbe meglio evitarle sempre
Citazione di Apertura

Come fai fai, sbagli. 
Non sono esperta in teologia, sociologia, cose. Lavoro in un’assistenza clienti, viaggio una volta all’anno con un circo al seguito (per il quale devo pure cucinare/organizzare visite all’insegna della cultura ma anche del divertimento/gestire le prenotazioni,campeggi,musei,parchi...) non leggo più tanto come prima, invecchiando le idee si fossilizzano un po’ e bla bla bla. 

Spesso ho un fastidioso ronzio in testa quando sento parlare di religioni e del loro influsso sul mondo moderno. Se la gente sapesse parlare con dio nel suo cuore senza cercare di farne una questione di stato, passerei le mie serate a fare ben altro piuttosto che scrivere qui. (N.d.A.: Se pensate che le religioni non influiscano, anche solo come mezzo di strumentalizzazione per arrivare al fine economico, non ho davvero idea di come siate arrivati su questo blog, letto di norma da quattro persone che hanno idee abbastanza simili alle mie.

Sapendo per esperienza che una volta organizzato razionalmente il pensiero, suddividendolo in paragrafi da sbrodolare su carta virtuale, poi mi sentirò meglio, prendo e lo faccio. 
E alla fine, si può anche tirare lo sciacquone, è una comodità allucinante questa cosa della scrittura. :-)

Organizzazione... OK

Paragrafazione... OK

Sbrodolamento… VIA!!!

7 gennaio 2015: un gruppo di dementi fa irruzione nella redazione di un giornale satirico (il cui acquisto, mi preme ricordarlo, non era e non è obbligatorio) e ammazza una serie di individui che disegnavano cazzate (nel senso letterale, erano famosi per aver ritratto in forma di cazzo il volto di una persona famosa, morta da secoli, ritenuta il dattilografo di dio da un numeroso gruppo di persone la cui maggioranza, anche se infastidita dal soggetto, non credo avrebbe mai premuto fisicamente il grilletto, anche solo per il motivo che dio si sa difendere da solo, spero).

Parentesi: (Mi ha colpito moltooaaAAAHHH perchè sono francesi bianchi!! Se erano neri, verdi, libanesi, blu, cani non te li saresti cacati di striscio!!! 
No. Non è vero, per me dite una gran minchiata. Mi hanno colpito perchè cazzeggiavano e contemporaneamente sapevano di irritare una vasta platea, il messaggio secondo me era impariamo a convivere senza permettere al vero potere di usare le irritazioni personali religiose o politiche per trasformarci in burattini mitraglianti. Sono stati uccisi da burattini mitraglianti.
“Se esci vestito così è normale che poi ti stuprano”?. Andatevene affanculo con comodo.) Chiusa parentesi, ma c'è ancora spazio per la postilla folkloristica in fondo.

8 gennaio 2015: Cerco di combattere la mia personale mostruosa ignoranza e mi reco ad acquistare una copia del Corano. 
Comincio subito con un passo falsissimo, lo acquisto mentre ho l’utero sconquassato dal ciclo. Non si fa. Come i nostri nonni sostenevano che non si dovesse impastare il pane con il ciclo (non la farina e il sangue, che schifo, chi se lo mangerebbe mai un panino insanguinato? anche solo l’idea è ributtante, transustanziazionalmente parlando) il corano non si legge con il ciclo e non si legge in bagno (ooooops). 

Cerco di trascinarmi fino in fondo, ma ammetto di aver esercitato alcune volte il mio diritto, sancito dalla Carta dei Diritti del Lettore di Pennac, di “saltare qualche pagina”.

Poi mi sono stufata, basta! Basta medioevo, schiavi, punizioni, guerre, spose-bambine, conditi da qualche frase poetica sull’illuminazione e l’amore, davvero basta! 
E ho lasciato perdere la teologia spiccia per dedicarmi alla lettura delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. E di nuovo guerre, spose bambine, schiavi... Mah. A parte l’inverno, non cambia molto. Sì, ci sono i draghi, ma dall’altra parte c’è il protagonista/narratore che spacca la luna con un solo colpo di spada.

Passa il tempo...

Poi, a ridaje, di nuovo, mi spuntano come funghi davanti agli occhi citazioni di pace e amore universale tratte dal Corano. 
Stai a vedere che come al solito non ci ho capito un cazzo io? (Forse perchè avevo il ciclo? Forse perchè il diavolo alberga nel mio cuore? Sì, ma potrei pensare ad altro, in fondo che mi frega? Non ce la faccio. Provate ad immaginarvi qualcuno che va in giro a citare e postare spizzichi e mozzichi del Mein Kampf dicendo ma vedi che qui c’è ammmore? Bleahhh)

Ok, ci riprovo, però questa volta cercherò qualche nota approfondita sulla traduzione letterale e l’interpretazione illuminata e bla bla bla. 

Visto che il problema più grosso l’ho riscontrato alla Sura 4, cominciamo da lì.

*tic tic tic (*io che digito diligentemente la seguente ricerca su google) (sì, sì, google non è l’enciclopedia britannica, ma ci sono siti e soprattutto chat che forniscono aiuto per la comprensione, dove le persone parlano della loro fede,  sono molto interessanti)

Una spiegazione razionale alla Sura 4, 34.

"Ammonite quelle di cui temete l’insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele. Se poi vi obbediscono, non fate più nulla contro di esse.

Eh?

… 2 giorni dopo …

Aaaah!!!! Adesso ho capito!!! 


Se vi fanno arrabbiare o non vi ubbidiscono (ammesso e non concesso che siate nel giusto, visto che dio vi ha creati imperfetti) sgridatele. 


Se persistono, negate loro le vostre prestazioni sessuali, ma dormite in camera insieme, magari parlandone si risolve (e magari scoprite che le vostre prestazioni sessuali sono proprio la causa della loro insubordinazione) (questa parte l’ho scritta io).

Battetele. Ma non lasciate il segno, lo scopo non è fare male, il gesto deve colpire a livello psicologico.

A tale scopo, usate uno spazzolino da denti (o altro oggetto dalle dimensioni simili) (sono spiritosi, misogini ma spiritosi).

A meno che non si siano pentite, in tal caso verrebbe meno la necessità della battitura.

Non so, non mi hanno del tutto convinto che sia una cosa da portare avanti. 


Disclaimer:

Al solo scopo di non trovarmi costretta a dare ragione a quel pirla di Cristiano Magdi e a tutti gli altri “avete visto? svegliatevi! vogliono conquistare noi cristiani, difendiamo dio e la patria!”, no! no, no e no! Letta pure la bibbia, non nego il valore del documento storico, ma prenderla a guida della propria vita scegliendo le frasi pucciose e caruccie e ignorando caccia alle streghe, morte ai sodomiti, antibiotici ai gomorroidi, sterminio casuale dei primogeniti, miracoli solo a chi voglio io chi no ciupa!!! neanche.

Se devo prendere un qualsiasi libro per tramandare tramite la lettura un storia contenente valori di sacrificio per il bene, amore, lealtà, coraggio e debolezze umane, scelgo Harry Potter.



"Esse sono una veste per voi e voi siete una veste per loro… 
(Corano 2, 187) = Scambiatevi i pigiami."
Citazione di Chiusura

Postilla folkloristica: Successivamente all’attentato, l’immagine che avevano visto meno di 100mila persone, è finita su quotidiani/riviste/tg di tutto il mondo per 3 giorni di fila, dio ne è rimasto altamente impressionato, il gruppo di dementi è stato accolto in cielo da 72 elefanti vergini in calore. 
Luz, il sopravvissuto, ha pubblicato da poco un libro intitolato Catarsi, dove esterna il suo dolore. Non vedo perchè il suo dolore dovrebbe valere meno di quello dei sopravvissuti a qualsiasi altra cosa, lui l'ha esternato così, qualche pagina faceva anche sorridere. L'ho letto di straforo alla Feltrinelli, dove spesso mi diverto a riposizionare simpaticamente le fascette, ma non ho mai il coraggio di tirare fuori il telefono e fotografarle. 


...TTTCCCCSSSSHHHHHH...*

*rumore di sciacquone

(Potrebbe anche continuare, vediamo come mi gira)

lunedì 9 novembre 2015

Lettera aperta alla Disney.

Premessa:

Volevo scrivere questa lettera alla Marvel ma, dopo una rapida verifica su Google, ho scoperto che la Marvel Spa è un’azienda che vende prodotti per il trattamento delle piscine a base di enzimi naturali.
Prodotti innovativi, attenti al benessere dell’ambiente e dell’uomo, tutte gran belle cose per carità, ma non credo che ci sia spazio nel loro catalogo per la mia 

"Proposta di soggetto per un film su un nuovo super eroe".

Quindi, dopo una vigorosa scrollata alla rotella del mouse, verifico meglio su Google ed ecco la Marvel che stavo cercando. Ops, acquisita dalla Disney, vabbè, manco lo sapevo, vabbè, scriverò direttamente a loro.



Torino, 9/11/2016

Spettabile Marvel Disney,

mi chiamo A.R., forse vi ricorderete di me, ci siamo già scritti in passato. 
Sono quella che durante il suo soggiorno presso la vostra sede europea, a Marne-la-Valleè nel 2009, vi aveva esposto un reclamo per il furto subito nella hall dell'Hotel Cheyenne, furto riguardante il mio passeggino (il passeggino di mio figlio).
 
A causa di un’incomprensione con la signorina della reception, avevate archiviato la mia richiesta come “smarrimento di un BABY TROLL”. (baby troll missing). 
Un baby troll???? Io avevo smarrito… no, mi avevano rubato un "baby’s stroller", mannaggialameretrice, un passeggino, non un piccolo gnomo di origine norvegese!!! 
È ovvio che su queste basi non siete riusciti a ritrovarlo, come mi avete notificato nella vostra lettera del dicembre 2009. 
Comunque, ho apprezzato i mesi che avete dedicato alla purtroppo infruttuosa ricerca. 
Ma veniamo al dunque. 

Ho deciso di scrivervi di nuovo per esporvi un’idea che mi è venuta rielaborando i ricordi di quando, qualche giorno fa, ho preparato una panna cotta. Tra l’altro, di solito le mie pannacotte sono molto buone, se volete una buona ricetta ve la mando. In ogni modo, stavo organizzando sul mio ordinatissimo piano di lavoro gli ingredienti, spostando con un’ampia bracciata la pistola della colla a caldo e il vaso che devo (ancora) finire di dipingere, quando mi sono tagliata un dito con un foglio di gelatina. 
E proprio stamattina mi sono chiesta “e se mi fossi presa un'infezione?”. 
E così, di pensiero in pensiero, eccoci arrivare alla mia proposta concreta: AddensaWoman.

“Ada, una casalinga un po’ annoiata, food-blogger a tempo perso, un giorno riceve una devastante critica da parte di una collega blogger, riguardante il font troppo piccolo e il colore di fondo della sua pagina. 
Sentendosi mortificata e non apprezzata e delusa, decide di pubblicare la sua ultima ricetta, una panna cotta, e poi farla finita. 
La vista offuscata dalle lacrime, si ferisce un dito armeggiando incautamente la gelatina in fogli. 
Tracce di materiale biologico, contenenti DNA suino modificato, si inseriscono nel sistema linfatico della casalinga, che acquisisce super poteri addensanti, trasformandosi così in AddensaWoman.
Non sapendo bene come controllare questi poteri (e soprattutto cosa farci, visto che di tutti i superpoteri esistenti a lei paiono essere stati assegnati i più cretini) si sfoga on-line su una chat di GialloZafferano. Una utente in particolare,  DonnaAlga75, sembra essere molto colpita dalla sua storia e le due si scambiano chiacchiere e ricette e ricette di chiacchiere per il carnevale.
DonnaAlga75 si rivelerà anch’ella portatrice del potere addensante, acquisito annusando per errore uno sbuffo di polvere di agar agar (equivalente vegetale della colla di pesce, estratto dall’alga omonima). Donna Alga diventerà mentore e maestra di vita della AddensaWoman e la aiuterà a sconfiggere il suo vecchio nemico, Mr Pectina, responsabile della cementazione delle molecole di centinaia di ettari di Foresta Amazzonica”.

Spero che questa mia idea possa in qualche modo suscitare il vostro interesse.

Mi auguro di ricevere al più presto vostre notizie, se non per l'elaborazione della sceneggiatura sul soggetto proposto, almeno per il mio passeggino, per il cui ritrovamento non ho ancora smesso di sperare (infatti sono tornata quest'estate ma l'addetto alla reception non si ricordava di me, anzi sembrava voler chiamare la sicurezza, quindi sul momento ho preferito non insistere).

Grazie per l'attenzione, buona serata.

A.R.

per contatti commerciali dora.doraimon1980@gmail.com

La mia storia di Dio

La mia storia di Dio











Once Upon A Time - Riassunto della prima serie

UansAponATaim

Riassunto della prima serie















domenica 8 novembre 2015

UansAponATaim S01 E14

Stagione 01 Episodio 14

Abbiamo chiuso l’ultimo episodio sulle note della misteriosa sparizione della moglie di David. Apriamo quindi questo nuovo episodio sulle note delle indagini effettuate da Emma, sceriffo di Storybrook, sull’increscioso avvenimento. (N.d.A.:Vista la scarsa qualità delle suddette note, mi prendo la responsabilità di modificarle proponendovi queste altre note, che mi hanno accompagnato sabato mattina mentre riordinavo casa e pulivo i pavimenti.)

Mentre Emma indaga, la città si prepara a festeggiare la "giornata dei minatori” (N.d.A.:"vabbè"), ma la lieta atmosfera che caratterizza questa ricorrenza viene rovinata dalla notizia che si diffonde in città. Le suore non hanno più soldi per pagare l’affitto del convento e dovranno andarsene. 
Perchè a StoryBrook (popolazione attiva alla puntata n° 14: 65 persone) c’è anche un convento di suore. Ovviamente di queste suore non si saprà mai bene quale dio in particolare servano, in quanto l’esistenza di multi-universi paralleli con tanto di stregoneria e sortilegi e gente che viaggia nel tempo si allineerebbe con difficoltà ai libri dove sono protagoniste le più celebri star dei monoteismi più diffusi. Ma poi, l'esistenza di più monoteismi, potremmo definirla come "polimonoteismismo"? Lasciamo perdere.

Per risolvere il problema dell’affitto, le suore decidono di vendere candele, vista la scarsa affluenza che ottenevano ai loro Tupperware party. In veste di volontari, partecipano al mercatino anche MaryMargareth, che però non riesce a vendere niente perchè i suoi concittadini la considerano responsabile morale della scomparsa della moglie di David, e Leroy, un alcolizzato brontolone.

Leroy altri non è che il nano Brontolo. Vediamo la sua storia nel BoscoInfrattato. 

Nel regno delle fiabe i nani nascono dentro a delle uova sotterranee che vengono fecondate da polvere magica sparsa dalle fate. 
Fermi tutti, aspettate che rileggo l’ultima frase che forse c’è qualche errore di sintassi.
No no. Tutto corretto. Uova sotterranee.
Andiamo avanti. Magari le cose si sistemano.
Quando le uova si schiudono, il nano salta fuori, se non ricordo male già vestito. A questo punto gli viene affidato un piccone, un nome, e viene spedito a lavorare in miniera, con un condizionamento mentale imposto dalla polvere fatata che lo rende gioioso e felice della sua vita da schiavo. Apperò, che bella cosa.

La fata apprendista Nova, che ha risvegliato il nano che verrà poi chiamato Sognolo (Leroy), lo ha erroneamente dotato di sentimenti. Sognolo infatti si innamora di lei. I due si battono contro il sistema, ma alla fine il sistema vince, lei lo abbandona e lui rompe il piccone che gli era stato affidato alla nascita. Dopo un po’ di tormento interiore decide di accettare con rassegnazione il suo destino di schiavo e si fa dare un nuovo piccone e un nuovo nome: Brontolo. 

Torniamo a Storybrook, dove la vendita di candele si sta confermando un fiasco totale. Tra le suore c’è sorella Astrid, che ovviamente è la fata Nova, quindi Leroy, che ci tiene a fare colpo, comincia a lavorare su una nuova strategia di comunicazione del brand per ampliare la customer base.

Come possiamo rendere queste candele più appetibili? si chiede Leroy, mentre comincia a riempire dei coloratissimi fogli di calcolo su excel.
Non sarebbe forse meglio segmentare i nostri target e differenziare la customer experience? Potenziamo il passaparola, o interveniamo con una presenza on line ad interazione diretta? Il tempo passa quando ti diverti, o quando cerchi di impaginare dei grafici a torta in maniera accattivante.
Per concludere lo studio, Leroy organizza una sessione di test del prodotto in comparazione con le candele dei competitor, poi, con i dati raccolti dà alle suore un feedback sulla potenziale redditività dell'associazione del "prodotto candela" con l'immagine "suora sexy". 

Passata la sbronza, resosi conto di aver tenuto la restituzione del feedback in mutande e con il bavero della camicia costellato di chiazze di vomito ormai secche, decide di passare al piano B, far saltare il generatore di corrente con la dinamite per creare in tempi rapidi una forte domanda di fonti di luce alternative.

Geniale. Le suore possono pagare l’affitto.

(Purtroppo, due settimane dopo riceveranno il preventivo per il generatore nuovo e si dovranno lanciare in un nuovo business, quello della lingerie edibile, ma questa è un’altra storia, e dovremo raccontarla un’altra volta, anche se si tratta di una storia interessante, soprattutto per quanto riguarda l’incredibile intuizione da parte di una novizia di una nicchia di mercato ancora poco coperta, la lingerie edibile per vegani e glutenfree...)

… To Be Continued …

martedì 27 ottobre 2015

UansAponATaim S01 E13

Stagione 01 Episodio 13

Il titolo dell’episodio è “Cosa è successo a Frederick?”. 
...
Uhm
...
...
E mo’ chi cazzo è Frederick? 

Di sicuro non è il tizio in motocicletta, perchè quello so per certo che è (*Spoiler Alert!!!!) Pinocchio. Vabbè, adesso ci penso un attimo.


*pausa caffè & partita a pinacola*


Occhei. Frederick, dicevamo, è l'ex di Abigaja (nel BoscoInfrattato). Quando il PrincipeGnocco viene mollato da BiancaNeve (vedi E09) in teoria dovrebbe sposarsi con Abigaja, ma decide di aiutarla a riunirsi al suo vero amore, per l’appunto Frederick. Ma cosa gli è successo a sto benedetto ragazzo? 

È stato trasformato in una statua d’oro, ovviamente da un re, l’ennesimo re cattivo del regno delle fiabe (in questo caso, Mida). Principe Gnocco è lì che si scortica le meningi per trovare una soluzione, ma viene costantemente interrotto dal marito, che cerca di pianificare le attività del weekend, in particolare sabato 31, che dovrebbe comprendere le lezioni di musica per i due figli maggiori e la festa di Halloween da organizzare con la sorella, e la domenica, una giornata di circa 8/10 ore dove dovrebbero riuscire a far rientrare la visita ai nonni paterni e la fiera di Alba…. 

“Ma, scusa” esclama Gnocco “domenica non dovevamo andare alla Reggia di Venaria a vedere la mostra su Raffaello?”. 
“Eh, ma Bruno vorrebbe andare alla fiera di Alba, a me piacerebbe anche andarci, ma con te e i bambini” risponde una stranita Abigaja “ma chi cazzo li sta scrivendo questi dialoghi?”.
“Una persona disturbata” mormora pensieroso Principe Gnocco, che viene immediatamente centrato da una palla di cannone piovuta dal cielo che lo dilania in centinaia di brandelli di carne, che diventeranno in serata il pezzo forte della cena organizzata dal club delle marmotte carnivore. 
“Ok, ok” si riprende immediatamente Gnocco “l’autrice stasera è in vena di neogotico, lasciamola perdere e occupiamoci di Fredrick”.

Gnocco si reca quindi alla ricerca di un lago misterioso, dove sconfigge una sirena malvagia e ottiene così un fluido incantato che salva la vita a Frederick. Finalmente, Abigaja può coronare il suo sogno d’amore, ma lei e il suo amato dovranno allontanarsi dal regno di Mida e del padre di Gnocco e di tutti gli altri che ora non ricordo...
“Ehi, potremmo andare ad Alba!” esclama Frederick. 
“Prima di prendere decisioni affrettate, vediamo che ci dice il dentista di Sara venerdì, e non vorrei essere io a ricordarti che dal dentista ci dovresti andare pure tu” sbuffa Abigaja. 
“Eccheppalle, almeno da statua avevo tutte le protesi d’oro…”.

Gnocco saluta i due e si mette alla ricerca di BiancaNeve (che al termine dell'episodio 9 era andata a cercare una pozione per dimenticarlo).

Nel frattempo, a Storybrook, David, sentendosi sempre più innamorato di MaryMargareth, decide di lasciare la moglie per lei. Ma senza dirle il perchè. 

E questa è una mossa geniale da parte degli autori, perchè se David fosse in grado di esternare in maniera onesta i suoi sentimenti alla moglie o a MaryMargareth, metà dei problemi della serie non sussisterebbero (e io andrei a dormire). Ma gli autori non hanno ancora finito di pagare il mutuo, quindi David abbozza e combina un casino (che poi, al momento neanch'io avrei finito di pagare il mutuo, e ci sarebbe pure il dentista, ma lasciamo perdere...).

La moglie di David decide di lasciare andare il marito e dedicarsi un po’ a sé stessa. Si iscrive quindi all’università e parte per Boston, ma essendoci un sortilegio che le impedisce di abbandonare Storybrook, non riesce ad attraversare il confine e sparisce misteriosamente in seguito ad un incidente con la macchina. Che potrebbe essere un'ottima scusa da usare con il dentista.



… To Be Continued …

mercoledì 21 ottobre 2015

Accadde Oggi di Domani - 22 Ottobre

Oggi si verificò, nell'anno 451, il paradosso di Calcedonia. 

Gli organizzatori dell'evento, che si tenne sul lungomare davanti al Bagno 26 di Calcedonia Marittima, volevano risolvere una disputa che infiammava gli animi delle popolazioni locali dagli inizi degli anni '40, riguardante la vera natura di Gesù.

Gesù venne chiuso in una scatola, chiamata all'epoca "concilio", insieme ad un contatore geiger contenente una sostanza radioattiva che avrebbe o non avrebbe potuto avviare (grazie al decadimento di un atomo) una catena di eventi che avrebbero portato alla rottura di una fiala di cianuro.

Fintanto che non si fossero riaperte le porte del concilio, nessuno poteva sapere se la fiala si sarebbe rotta o meno, quindi lo stato di Gesù poteva essere definito come:

| atomo decaduto, Gesù ipostatico> + | atomo non decaduto, Gesù divino>

Il paradosso di Calcedonia si risolse, a differenza di altri più noti paradossi, una volta riaperta la scatola, dalla quale saltarono fuori ben due Gesù, uno “divino" per i monofisiti e un altro “ipostatico” per i cattolici, mandando in visibilio i presenti, che si scatenarono in un irrefrenabile applauso. 

Per la rappresentazione del paradosso, gli organizzatori tentarono di convincere il vero Gesù a interpretare almeno uno dei due ruoli, ma egli, ancora molto scosso per gli eventi avvenuti in Palestina 418 anni prima, li mandò serenamente a quel paese e partì per le Hawaii con la tipa. 

Venne interpretato, in entrambi i ruoli, da suo cugino PierGiorgio.
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Curiosità:

Il 22 ottobre è la giornata nazionale dei vombati, marsupiali australiani, molto carini e coccoloni. 

Domani, se vi capita, abbracciate un vombato!!



domenica 18 ottobre 2015

The Daffodil Lament (Adolescenza di Dio)

Sera. Una cucina (abitabile). La mamma, il papà, Dio, il nonno, seduti al tavolo. La televisione trasmette il telegiornale.

Un uomo è stato fermato sulla cima di una collina, questa mattina all’alba, mentre tentava di sgozzare il suo stesso figlio. Portato via dalle Forze dell’Ordine, l’uomo è apparso in evidente stato confusionale, probabilmente alterato da alcol e droghe. “Sono state le voci nella mia testa a dirmi di farlo” le prime parole dette agli agenti che lo portavano via “ma non volevo più sgozzarlo, alla fine le voci mi hanno detto che sarebbe bastato un piccolo lembo di pelle”. 
Non è questa la prima volta che la famiglia del sig. Abramo balza agli onori della cronaca per episodi di violenza. La moglie, Sara, era stata accusata anni prima di aggressione da parte del personale domestico...

"Ma cose dell’altro mondo!" esclamò il padre di Dio, mentre ascoltava il telegiornale “non c’è più re… regi… oddio, mi sfugge la parola, com’è che si dice quando…”

“Quando tuo marito passa la serata a sproloquiare davanti al telegiornale?” intervenne la mamma “si dice che sembri una pentola di fagioli, ecco come si dice, adesso tutti zitti e mangiate.”

E con ciò, la cena venne servita. 

Smazzata in due minuti netti la porzione da 450 gr di lasagna, Dio prese il pane e lo spezzò per fare la scarpetta e come al solito suo padre si incazzò come una iena “ma non puoi tagliarne una fetta con il coltello come fanno tutti?”. 

"E lasciami un po' di mollica, che ho i denti dal meccanico" disse il nonno.

Allora Dio prese il vino e “cosa fai?" chiese la mamma "metti giù il vino del nonno, TU bevi l’acqua, signorino-ho-preso-4-in-geografia-perchè-non-ricordo-mai-dove-si-trova-l’Australia!”. 
“A maaaa! Ancora! T’ho detto che rimedio con lo scritto della prossima settimana! Cheppalle oh…” sbottò Dio e si alzò, andando a chiudersi in camera sua.

“Tuo figlio diventa ogni giorno più indisponente” commentò la mamma.

“Mio figlio, mio figlio, è sempre mio figlio quando c’è qualcosa che non va, ma a guardarlo bene, mi ricorda tanto ma tanto tuo padre!” borbottò il papà, tornando a guardare la televisione.

La mamma, il papà e il nonno finirono di cenare, in silenzio, guardando le previsioni del tempo. 

Una volta finito di sparecchiare, mentre il marito caricava la lavastoviglie, la mamma si piazzò sul divano, in attesa della puntata speciale di un'ora del giovedì di Paint Your Life.
Mentre scorrevano le immagini di Noemi, l'artista del recupero pallet, intenta a spiegare come rendere idrorepellente il tetto di una mega-cuccia per cani, con uno strato di catrame, la mamma pensava al suo piccolo Dio. Perché Dio sarebbe stato sempre un bambino, ai suoi occhi di mamma “a proposito, mi sembra che la congiuntivite di Dio stia peggiorando, non trovi, caro?”.

Ma il “caro" stava già russando abbondantemente sprofondato nel suo lato del divano, la pastiglia della lavastoviglie ancora stretta nel pugno serrato.

“Ma che cazz...” sospirò la donna.

Il nonno intanto era andato a sedersi in balcone. 

A volte Dio lo raggiungeva, soprattutto se "quegli altri due", come li chiamavano sempre nonno e nipote, lasciavano la casa libera per una sera, per uscire da soli e "ricostruire il loro rapporto di coppia". Dio lasciava al nonno gli ultimi tiri di canna (una volta la dividevano tutta, ma da quando il nonno aveva vomitato sul gatto dei vicini, Dio aveva insistito per un po' di moderazione da parte sua) e i due si facevano una partitina a scopa o a tre sette.

Ma quella sera "quegli altri due" non erano usciti (e infatti il loro "rapporto di coppia" si stava squagliando più intensamente della pastiglia della lavastoviglie ancora stretta nel pugno del genero), inoltre le prime intenzioni di Dio erano buone, stava cercando di ripassare un po’ di geografia. 

Dopo aver riletto gli appunti e averli messi da parte in quanto aveva una calligrafia pessima e spesso non era in grado di reinterpretare le proprie affermazioni, se rilette a distanza di pochi giorni, lesse qualche pagina del libro e quindi aprì Google Maps, per piazzarsi bene in mente la posizione delle principali città australiane. 

Peccato che, in meno di 45 secondi, la ricerca si spostò da “Canberra” su Maps a “Cranberries" su YouTube e Dio si perse in Daffodil Lament, una delle sue preferite.

Ooh, in your eyes I can see the disguise.
Ooh, in your eyes I can see the dismay.
Has anyone seen lightning?
Has anyone looked lovely?
And the daffodils look lovely today,
And the daffodils look lovely today,
Look lovely today…

E questo, probabilmente, è il motivo per cui Dio si dimenticò, per secoli, di apparire in Australia. Non se la ricordava proprio. 



(N.d.A.: Per non parlare dell'Alaska, ma quella va fatta risalire ad un trauma infantile legato ad una mamma iperprotettiva e freddolosa.)